TUTTI i giochi annunciati per Nintendo Switch 2… costano TROPPO?
Un elenco dei FIRST PARTY sviluppati da Nintendo per la nuova console ibrida della famiglia Switch, e una riflessione sul loro costo “troppo alto”
L’attesa è finita e il velo si è finalmente alzato su Nintendo Switch 2: la console che la casa di Kyoto ci ha fatto sudare per anni, e che adesso è così vicina che possiamo quasi toccarla. In effetti, a breve la toccheremo davvero, durante una seconda prova dedicata alla stampa (la prima si è svolta a Parigi con i rappresentanti europei delle maggiori testate e qualche influencer, noi ci accontentiamo). Nel numero 1, il prossimo, della nostra rivista mensile, disponibile a fine marzo/inizio aprile 2025, dopo la prova potremo pertanto parlarvi al meglio delle innovazioni tecniche della console in sé. Dei suoi JoyCon magnetici, dello schermo più grande e più definito in HDR (ma non OLED, ahia), e in generale delle molte funzionalità software che di fatto migliorano di molto la user experience, rispetto al modello precedente.
In questa sede, però, ho deciso di dare priorità a un argomento che sta imperversando nel web a velocità supersonica: i giochi annunciati per Nintendo Switch 2.
Con una breve disamina in anteprima di ciascuno, e soprattutto sì: parlando in chiusura anche dell’argomento spinosissimo dei prezzi divulgati per i giochi di punta. Nel tentativo di fare informazione al meglio delle mie possibilità, anche se questo significa dirvi cose che potrebbe non piacervi. Sennò, che “giornalista videoludico non pudico” sarei?
Tutti i videogiochi di Nintendo Switch 2 annunciati: non sono affatto pochi!
Eccoli qua, tutti i videogiochi annunciati durante il Direct di ieri dedicato a Nintendo Switch 2, parliamone un pochino insieme!
Iniziamo con un elenco veloce:
Mario Kart World - 79,99€ digitale / 89,99€ fisico - rilasciato al lancio (5 giugno)
Donkey Kong Banananza - 69,99€ digitale / 79,99€ fisico - rilasciato il 17 luglio
Super Mario Party Jamboree – Nintendo Switch 2 Edition + Jamboree TV - disponibile come gioco a sé a 75€ (fisico), o come update a pagamento della versione Switch - rilasciato il 24 luglio
The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Nintendo Switch 2 Edition e The
Legend of Zelda: Tears of the Kingdom – Nintendo Switch 2 Edition - disponibile come gioco a sè a 75€ (fisico), o come update a pagamento della versione Switch - al lancio (5 giugno)
Kirby e la terra perduta – Nintendo Switch 2 Edition + Il mondo astrale - disponibile come gioco a sé a 75€ (fisico), o come update a pagamento della versione Switch - 28 agosto
Metroid Prime 4: Beyond - TBA 2025
Leggende Pokémon: Z-A – Nintendo Switch 2 Edition - TBA fine 2025
Kirby Air Riders - TBA 2025
Drag x Drive - TBA estate 2025
Nintendo Switch 2 Welcome Tour (solo E-shop) - 7€ - al lancio (5 giugno)
E ora… approfondiamo!
Mario Kart World - 79,99€ digitale / 89,99€ fisico - rilasciato al lancio (5 giugno)
Il nuovo capitolo della serie Mario Kart non voleva limitarsi a partecipare alle Fanta corse. Voleva esserne il re. Come potrebbe essere altrimenti, con 24 giocatori contemporaneamente connessi su piste classiche, gare “in sequenza” condotte attraverso un regno dei funghi più “stradale” che mai, e una modalità esplorativa che strizza l’occhio a Forza Horizon 5 e al suo mondo aperto, ma con meno benzina, e tanti più funghi, espressioni buffe e scintille di accelerazione! Le animazioni di kart e personaggi sembrano davvero notevoli, con questi ultimi che sembrano essere più espressivi che mai, e… con vestiari personalizzabili! Luigi col cappello di paglia è il mio nuovo main, sappiatelo.
Di certo, l’approccio è molto più cartoonose di quello delle precedenti iterazioni, ma a mio avviso senza perdere il livello di dettaglio “meccanico” a cui siamo abituati. Tubi di scappamento, torri di raffreddamento, bulloni, superfici di vari materiali e consistenze insomma sono tutte al posto giusto, pare. Ma in più, moto, kart e tutto quel che c’è nel mezzo hanno un non so che di “vivo”. Come se fossero anche loro personaggi all’interno del gioco, e non solo i mezzi guidati dai beniamini Nintendo. Un esempio? La possibilità di saltare, e anche correre brevemente lungo superfici verticali proprio come fa Mario da anni; e l’animazione dedicata ai modelli dei kart mentre l’acrobazia è messa in atto. Quando gli assi delle ruote si flettono sotto al peso dei guidatori più ingombranti, il rimbalzo è naturale, e le componenti dei mezzi sembrano respirare come mossi da un’onda subito dopo l’atterraggio. È’ un piccolo dettaglio, ma ci ha fatto impazzire!









Cosa ci attira di più: la modalità esplorativa. La possibilità di condividere le scorribande in giro per il Regno dei Funghi con altre 3 persone connesse è interessante, e apre a diverse possibilità per attività varie ed eventuali che potrebbero richiedere loro di gareggiare tra loro, o di cooperare in modi che ancora non conosciamo. Le piste classiche e la modalità che ce le farà affrontare in sequenza, come lungo un Fanta rally super colorato sono promettenti, ma il free roaming ha indubbiamente un fascino e delle possibilità tutte sue.
AL MOMENTO DELLA PUBBLICAZIONE DI QUESTO PEZZO Mario Kart World ha in programma un Direct dedicato in data 17 aprile 2025. Seguiranno aggiornamenti.
Donkey Kong Banananza - 69,99€ digitale / 79,99€ fisico - rilasciato il 17 luglio
Il nuovo Donkey Kong (che durante la presentazione avevo affettuosamente rinominato Donkey Kong Odissey) sembra davvero avere le carte in regola per ridefinire l’esplorazione classica in un ambiente Platform Adventure 3D. Tutto, o almeno la maggior parte (come ci dice il comunicato stampa ufficiale di Nintendo “PRATICAMENTE TUTTO”) ciò che fa parte del mondo dello scimmione, infatti, può essere demolito dai potenti pugni del protagonista. Non solo, perché i pezzi di terreno non si limitano a sparire, ma possono essere raccolti (se demoliti con tecniche specifiche, certo) e utilizzati per combattere, per lanciarli, e chissà in quanti altri modi.
Il trailer mostra stanze sotterranee la cui presenza non è segnalata in alcun modo, spazi che verosimilmente solo i più “spacconi” troveranno sistematicamente. Quanto a tecnica e design, poi, come per Mario Kart World ci troviamo di fronte a un livello talmente alto da raggiungere l’animazione cinematografica. Non sappiamo ancora moltissimo riguardo al tipo di sfida che dobbiamo aspettarci, ma la libertà offerta da un sistema simile di modellazione del mondo di gioco, reso possibile dal nuovo hardware di Switch 2, è talmente ampia che praticamente tutto è possibile. Mostri talpa da raggiungere scavando nel sottosuolo? Livelli ed enigmi con “vasi comunicanti” da riempire costruendo tubi sotterranei? Sculture realizzate a suon di cazzotti partendo da cubi “vergini”? Chissà. Noi siamo incuriositi, divertiti, e colpiti tutto insieme.









Cosa ci attira di più: il nuovo design di Donkey è super espressivo! Non so se sia corretto dire che è quello che ci attira di più in assoluto, ma di certo è il simbolo di un grande cambiamento ed evoluzione. Che però non nasce dal niente, ma guarda indietro: ai primissimi disegni e illustrazioni dello scimmione sui cabinati dell’omonimo gioco che diede i natali a lui, e a Jump Man. Di fatto, l’espressività mostrata nel video con il nuovo design è incredibile, divertentissima e super comunicativa. Promossa, per quanto ci riguarda.
Super Mario Party Jamboree – Nintendo Switch 2 Edition + Jamboree TV - disponibile come gioco a sè, o come update a pagamento della versione Switch - rilasciato il 24 luglio
Super Mario Paty Jumboree è un campione da festa: uno di quei giochi che lo sai, faranno muovere dal divano anche chi normalmente non gioca ai videogiochi, divertiranno e coinvolgeranno nella loro semplicità. E la versione Nintendo Switch 2 con l’appendice Jamboree TV sembra ancora più ricca in termini di offerta e numero di videogiochi presenti. Solo, non siamo entusiasti al 200% dei minigame dove si vede la figura intera del giocatore ritagliata: sembrano troppo semplici, e anche se non abbiamo dubbi sulla rispondenza dei controlli, ci riportano alla mente gli strazi di Kinect o peggio, di Eyetoy. Brrr, brividi.









Cosa ci attira di più: Sembra poca cosa, ma avere l’iconcina con la foto del giocatore accanto al personaggio, pensata per mostrare la sua espressione in tempo reale durante momenti specifici della partita, come si vede a un certo punto nel trailer mentre un personaggio riceve una stella omaggio, aumenta l’immersione nell’atmosfera colorata e festosa del gioco. Inoltre, è incredibilmente utile se stiamo giocando a distanza con altri player e amici su internet, magari sfruttando la chat vocale nuova nuova del Nintendo Online 2!
The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Nintendo Switch 2 Edition e The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom – Nintendo Switch 2 Edition - disponibile come gioco a sè, o come update a pagamento della versione Switch - al lancio (5 giugno)
Per quanto ne sappiamo, i due titoli saranno ”solo” riproposti con framerate, e dettagli aumentati, e tempi di caricamento fortemente ridotti sfruttando le rinnovate capacità tecniche di Nintendo Switch 2. Niente male. Giocare a framerate migliorato e con definizione più alta a due dei migliori open world di sempre: count me in. Due esperienze che hanno ridefinito gli standard e creato delle meccaniche così iconiche, da diventare la base per tutti gli altri titoli a mondo aperto successivi. Anche quelli non Nintendo.








Cosa ci attira di più: L’utilizzo previsto per la nuova versione della companion app per smartphone di Nintendo, attraverso la quale potremo osservare la mappa di gioco in tempo reale, mentre esploriamo, come se il telefono fosse un secondo schermo (in stile Wii U o DS). Oppure, per Tears of the Kingdom, gestire il menù delle costruzioni “precotte” e delle invenzioni, senza passare per pressioni di dorsali e con maggior intuitività.
Kirby e la terra perduta – Nintendo Switch 2 Edition + Il mondo astrale - disponibile come gioco a sè, o come update a pagamento della versione Switch - 28 agosto
Come per The Legend of Zelda, vale anche per Kirby lo stesso discorso: c’è un miglioramento grafico, caricamenti più veloci ecc. In più, però, a differenza di Hyrule La terra perduta si espande con un DLC dedicato, contenente nuove sfide ed aree da completare, Boss fight mai viste e un prolungamento della trama.









Cosa ci attira di più: Le nuove capacità di boccamorfosi, e la speranza che l’appendice opzionale aggiunga qualche livello un po’ più impegnativo al mix di ottimi, ma tanto semplici, mondi esplorabili dalla paletta rosa!
Metroid Prime 4: Beyond - TBA 2025
Di nuovo, anche Metroid Prime 4, di cui abbiamo scoperto dettagli aggiuntivi e visto un nuovo gameplay pochi giorni fa nell’ultimo direct dedicato a Switch originale (dove uscirà come titolo cross-gen), subirà un trattamento di bellezza in chiave Nintendo Switch 2; che in più nel suo caso ha portato a una soluzione simile a quella già sperimentata da altre case di sviluppo. I giocatori potranno infatti scegliere tra due modalità di visualizzazione del gioco diverse, per massimizzare la resa grafica o le performance… e gli fps. Perché il target è raggiungere i 120fps in portatilità, per godere dello schermo a 120hz. Una performance… stellare.









Cosa ci attira di più: Il controllo della mira usando i Joycon 2 in modalità mouse, che per un FPS come Metroid è assolutamente una manna dal cielo! Non sappiamo ancora quanto siano sensibili i sensori dei nuovi Joycon, è vero: staremo a vedere!
Leggende Pokémon: Z-A – Nintendo Switch 2 Edition - TBA fine 2025
A guardare bene il trailer mostrato per Nintendo Switch 2 a confronto con quello originale su Switch, in realtà non siamo rimasti così soddisfatti dagli improvement grafici. Ci sembra quasi di notare persi o qualche lag qua e là di troppo, il che in un trailer studiato per massimizzare l’impatto di un gioco in uscita non è proprio il massimo. Insomma, bisogna capire che AZ è comunque un gioco cross gen, nato e cresciuto su Switch (per mano di The Pokèmon Company… e ho detto tutto) solo “importato” successivamente su Switch 2. Tuttavia c’è ancora tempo per ottimizzare il “porting” sulla nuova nata Nintendo. Quindi, mai dire mai.




Cosa ci attira di più: La possibilità e speranza che con la potenza aumentata di Switch 2 questo capitolo possa rappresentare un inizio di rinascita, per un brand storico che è stato e sta venendo recentemente bistrattato e ignorato da Nintendo. Speriamo di non assistere più a disastri tecnici come Scarlatto e Violetto.
Kirby Air Riders - TBA 2025
Non sappiamo niente del nuovo videogioco di Masahiro Sakurai, il papà di Smash Brothers. Se non che si tratta di un titolo di corse “spaziali” con protagonista Kirby, che è previsto per quest’anno. Certo, il gioco originale per GameCube non è che fosse così speciale… ma abbiamo fiducia nel “maestro”. Forse. Ugh.
Cosa ci attira di più: il bel faccino di Sakurai <3
Drag x Drive - TBA estate 2025
Data la natura del gioco, abbiamo chiesto al nostro esperto di accessibilità Daniele Scibetta se volesse parlarne lui anche in questo spazio. Gli cedo quindi volentieri la parola!
Tra i giochi presentati nel Nintendo Direct del 2 aprile, quello che ci ha incuriosito e allo stesso tempo ci ha anche fatto storcere il naso è stato Drag X Drive, in cui vestiamo i panni di un giocatore di basket in carrozzina, in modalità multiplayer e co-op ma dalle poche informazioni del trailer non sappiamo se questo sarà anche in locale.
Il gioco è pensato per essere giocato interamente con i controller in modalità mouse: scorrendo i Joy-Con su una superficie piana, simuliamo il movimento di spinta in avanti tipico di una carrozzina a mano; alzando il mouse e scuotendo la mano, segnaliamo la nostra presenza al compagno di squadra per i passaggi; infine, simulando la gesture della schiacciata, il personaggio lancia la palla nel canestro. Oltre a queste gesture, sarà possibile rubare la palla all'avversario andandogli addosso, saltare sulla traiettoria di passaggio e utilizzare il campo per effettuare acrobazie.









Cosa NON ci ha convinto? - Graficamente, siamo ben lontani dai personaggi cartoonosi e dalle mappe colorate a cui ci ha abituati mamma Nintendo. Infatti, sia il campo di gioco che i personaggi sono prevalentemente grigi, con l'unica eccezione dei telai delle carrozzine e parte de personaggi colorati di rosso o azzurro, a seconda della squadra di appartenenza e del pallone giallo acido. Stessa eccezione fatta per le grafiche dei punteggi e del timer. Il tutto è ambientato all'interno di un palazzo con vetrate che mostrano grattacieli illuminati nella notte, un'estetica completamente differente da quella del coloratissimo Nintendo Switch Sports.
E in termini di inclusività? - Negli anni non abbiamo visto molti giochi dedicati alla disabilità fisica, se non titoli low budget o personaggi secondari giocabili/sbloccabili in giochi più grandi. Da questo punto di vista, possiamo quindi essere più che soddisfatti. Tuttavia, per quanto riguarda le meccaniche di gioco, non sappiamo quanto possa essere semplice da giocare, a seconda della disabilità motoria dell’utente: anzi, data la forma poco ergonomica dei Joy-Con, potrebbe risultare davvero scomodo tenerli in mano per lunghi periodi o muoverli freneticamente da una posizione all’altra.
Nintendo Switch 2 Welcome Tour (solo E-shop) - al lancio (5 giugno)
In chiusura, ecco il gioco che ci insegnerà come funziona la nostra Nintendo Switch 2: una raccolta, apparentemente, di mini mini giochi che attraverso gimmick e situazioni ultra specifiche mostreranno le potenzialità hardware e di controllo dei nuovi Joycon, dello schermo, e in generale di Switch. Il tutto, mentre ci illustrano l’interno della console e i suoi meccanismi con infografiche e testi dettagliati, animazioni e ingrandimenti.









Cosa ci attira di più: Proprio la componente didattica dell’applicazione, che sembrerebbe mettere “a nudo” Nintendo Switch 2. A chi non piaceva vedere gli interni dei vari game boy color e advance con scocca traslucida? Io lo adoravo.
Questi giochi costano “troppo”?
Ne ho lette tante sui “prezzi esagerati” degli unici due titoli di Nintendo Switch due di cui sappiamo il costo in digitale e in fisico. Alcune, rivolte a me personalmente attraverso commenti più o meno “sentiti e accorati” (molti li troverete nel numero mensile in uscita a fine marzo/inizio aprile, non potevamo non sfruttarli!). Per questo, credo che nel pezzo dedicato ai titoli annunciati al Direct sia opportuno dedicare un piccolo, ma altrettanto “sentito” spazio testuale tutto per me.
Non scenderò nel dettaglio del “perché” sia l’economia globale in rotta ad essere tra le ragioni per cui i videogiochi sono progressivamente aumentati di prezzo, come “bene di lusso” e di fatto non indispensabili per vivere. Ci sono situazioni geopolitiche delicate che hanno di sicuro influenzato in parte questi innalzamenti, fra l’altro, destinati a peggiorare con l’inasprimento in apparenza inevitabile di alcune frizioni tra paesi un tempo alleati commerciali. E’ peraltro evidente a chiunque non viva sotto a una pietra, o dentro al tesoro di Smaug, che è il costo della vita in generale a essere aumentato, per tutti.
Arrivo a dire che mi fermo qui sotto questo profilo, e non proseguo. Trovo inutile dare ulteriore adito a chi, tra miei colleghi e tra il pubblico, sembra ritenere corretto aizzare inutilmente gli animi nei confronti di una situazione che con Nintendo nello specifico ha poco da spartire. E in cui la casa di Kyoto si trova (per sua scelta, chiaramente) “presa in mezzo” e messa in difficoltà dalle sue stesse, discutibili politiche filo nipponiche, e dalla sua filosofia sulla ricercatezza di materiali solidi e premium; che impatta fortemente con l’altro puntiglio di “non vendere in perdita”, come invece ha fatto e fa tutt’ora Sony. Se ricordate la storia, questa differenza di vedute fu una delle ragioni che impedì accordi solidi e la nascita di una Play Station Nintendo.
[…] la casa di Kyoto si trova “presa in mezzo” e messa in difficoltà dalle sue stesse, discutibili questo sì, politiche filo nipponiche […]
Posto questo, e ribadito che la responsabilità di Nintendo pertanto ricade su una sua personale durezza estrema riguardo questi argomenti (quality first, e mai andare in perdita), sembra non esserci spazio per compensazioni di sorta (ragionando in termini di massa totale venduta) o ragionamenti differenti. Risultato: il costo di 90 euro per acquistare Mario Kart World è solo il primo di una futura serie di aumenti dentro, e fuori da Nintendo. Impossibili da evitare per le ragioni succitate (economia economia blabla). Di più, volute indirettamente da un pubblico in perenne ricerca di improvement: grafici, tecnici, artistici, tutto insieme. Su cui, però, nessuno pare disposto a spendere di più di quanto non si facesse prima, quando questi improvement però non c’erano.
E allora ecco qui che gli studi di sviluppo chiudono, perché COMPAGNIA ESEMPIO non può far pagare di più l’utenza per il loro gioco; ma vuole comunque che, a parità di spesa per loro, i dev impieghino più risorse, più talenti, più tempo. Che si faccia crunch, che il lavoro venga svalutato.
Ecco qui che si pretendono materiali solidi, che facciano durare le console nel tempo e non abbiano drift, non lagghino, perfetti e fluidi. Ma quando li si usa per costruire, e costano di più, il popolo pretende che vengano dati per la stessa cifra di quelli precedenti.
Non può funzionare, e in effetti ha già smesso di farlo da un po’. Già GTA VI si vociferava mesi fa sarebbe costato 100 dollari, cifra stimata che potrebbe, però, salire ulteriormente.
Nintendo, forte della sua politica dura di cui sopra, uscendo in questo mercato con una console più forte, più tecnologica, più moderna e che costa loro di più, fa pagare il giusto: non uno yen di meno di quanto ha speso lei, più il ricarico per i costi di produzione e per guadagnare da tutto il tran tran.
Mistero risolto dunque: i giochi su cartuccia, laddove la cartuccia è quella nuova con memoria aumentata e lettura dati più veloce, costano di più. Quanto di più? Il costo della cartuccia, più quello della sua confezione e spedizione, condite da qualche tassa magari.
Se non paghi un prodotto il prodotto sei tu, o qualcuno sta pagando per te.
Anche se non lo sai.
Lungi da me iniziare un discorso sul passaggio inesorabile al digitale per il gaming. Ma bisogna ragionare prima di indignarsi. Capire con chi si ha a che fare, decidere se “il gioco vale la candela” per noi. Non è scontata la risposta, così come non dovrebbe essere scontato lanciare la pietra dello scandalo. Come chi ha scritto, ieri, che “i giochi su cartuccia saranno solo game key per accedere al corrispettivo digitale”, mentre no: questo accadrà solo in casi selezionati e di cui ancora non sappiamo nulla. Per dire.
Ricordatevi, infine, che se state risparmiando su un prodotto, caso vuole che: o il vero prodotto siete voi, o la qualità reale di quel che acquistate è più vicina di quanto crediate al valore “scontato”. Oppure, qualcun altro ha pagato per voi, anche se non lo sapete. Pagato in tempo di crunch, in stipendi più bassi del dovuto per lavorare a quel che state comprando. In posti di lavoro tossici, o in incazzature, nei casi migliori.
Siete sicuri che vi vada bene?